L’ Antico Castello Federiciano

Castello di Oria - Mura interne

Castello di Oria – Mura interne

Considerata l’importanza strategica del territorio di Oria (che divideva spesso con diverse sfumature di dominio i territori bizantini da quelli dei goti), pur senza prove archeologiche si deve presumere l’esistenza di un primo nucleo fortificato già in età altomedievale. In seguito (XI secolo), vi dovette essere una qualche forma di difesa/controllo dell’abitato e del territorio effettuato dai normanni che infeudarono la città.

Numerose modifiche subì il maniero in età federiciana (1225-1227), al punto che generalmente viene denominato “castello svevo”; alcune fonti locali vogliono che lo stesso Stupor mundi edificò il castello, in realtà è più realistico pensare che Federico II lo ampliò e lo modificò.

Altre importanti modifiche furono effettuate nel periodo angioino, a cui vanno riferite le torri cilindriche dette “del Salto” e del “Cavaliere”.

Oria_centonze

Antica mappa di Oria

L’originario mastio normanno-svevo fu pesantemente riadattato, come d’altronde tutta la struttura, anche nel corso del XV-XVI secolo adattandolo alle nuove esigenze difensive, nate con l’adozione delle armi da fuoco, e dotandolo quindi di numerose cannoniere in parte ancora oggi visibili. Infine è stato oggetto di integrazioni, restauri e ricostruzioni tra Ottocento e Novecento: nel 1897 il castello fu devastato dal ciclone che investì la città di Oria.

Numerose volte il castello ha dovuto resistere ad assedi, come quello di Manfredi, o agli assalti di Giacomo Caldora (1433) e di Pietro de Paz (1504) che non riuscì a prendere la rocca.

Castello di Oria - Sala delle armature

Castello di Oria – Sala delle armature

Il castello fu anche luogo accogliente per re, principi e cavalieri; oltre agli invitati al matrimonio di Federico II, ricordiamo che vi sostarono la regina Maria d’Enghien (1407), il suo sposo Ladislao re di Napoli (1414), la principessa Isabella di Chiaromonte e il re Ferrante d’Aragona (1447); un episodio molto importante per l’epoca è la partenza di Alfonso II da Oria per liberare Otranto dai turchi (1480).

Anche in tempi recenti è stato meta di personalità e studiosi italiani e stranieri quali: Maria Josè di Savoia, Margaret d’Inghilterra, il cardinale Eugène Tisserant, principi di casa d’Asburgo, Theodor Mommsen, Paul Bourget, Ferdinand Gregorovius ed altri ancora.

Rappresentazione Castello

Rappresentazione Castello

Il 15 dicembre 1933 il Comune di Oria cedette il Castello alla famiglia Martini Carissimo, ricevendone in cambio Palazzo Martini, poi adibito a Sede Municipale. I Martini Carissimo restaurarono il Castello con l’ausilio dell’architetto Ceschi.

In considerazione dello sforzo profuso dalla famiglia Martini Carissimo, il Re d’Italia Vittorio Emanuele III, volle conferire a questa famiglia il titolo di Conti di Castel d’Oria. Il Castello di Oria, dichiarato Monumento Nazionale, è stato venduto il 2 luglio 2007 alla società Borgo Ducale srl per 7 milioni e 750mila euro.